Pronto, casa La Terza?

Per qualche ora mi sono improvvisato telefonista. Ho chiamato centinaia di persone per proporre un certo corso di formazione.
Ho scoperto un mondo. Un mondo di pensionati rinchiusi in casa e del tutto andati con la testa. Un mondo di casalinghe malfidate, sospettose, pronte poi ad aprirsi una volta trovata la chiave comunicativa giusta. Un mondo di bimbi che rispondono al telefono e gestiscono in autonomia una casa.

– Pronto casa Menna?
– Sì, chi parla?
– Sono blablabla, cercavo Daniele.
– Daniele chi?
– Beh, Daniele… Menna?
– Ah sì, un attimo.
– ???

– Pronto casa De Patre? Cercavo Renato.
– Non c’è.
– Quando lo posso trovare?
– Non lo so. Arrivederci. [CLICK].
– ???

– Pronto casa Di Marco? C’è Flavio?
– Lei chi è?
– Sono blablabla, della blablabla.
– Cosa vuole da Flavio?
– Volevo proporgli un corso di formazione, completamente finanziato, che…
– Che finanziato?
– Eh?
– Si paga?
– No signora, come detto è completamente finanziato da blablabla e…
– Chi parla?
– ???
– Chi è lei?
– Quello di prima signora, mi sono presentato 12 secondi fa.
– Cosa vuole da Roberto?
– No, da Flavio. E non voglio niente. Parlavamo del corso…
– Che corso?
– Sempre quello di cui sopra. Non c’è in casa qualcun altro, signora?
– C’è Flavio.
– E io lui cercavo!
– Che vuole da Flavio?
– Niente, dargli la mia solidarietà.
– Si paga?
– …

– Pronto casa Lorena?
– Eeeeehhh! Ciao! [bambino treenne]
– Ciao. C’è la mamma?
– La mamma dorme!
– Chi altro c’è in casa?
– Non lo so.
– Mi puoi passare qualcuno?
– Sì.
– Grazie.
[rumore di telefono poggiato. Passi di bambino. Silenzio. 3 minuti. Si sente il bimbo cantare “Il coccodrillo come fa”. Chiudo].

– Pronto casa Luciani?
– Sì ma non compriamo niente.
– Nè io vendo niente.
– No perché pure ieri ci avete chiamato.
– “Avete” chi?
– Voi del telefono.
– Signora, penso si sbagli. Io sono della blablabla e volevo parlare con Rita per un corso di formazione. Gratuito.
– Non si paga niente niente?
– Niente niente.
– E voi che ci guadagnate?
– Sono corsi finanziati, signora.
– Allora alla fine si paga qualcosa.
– No signora, l’allievo non deve pagare niente.
– E chi paga?
– In questo caso paga l’Ente che ci ha commissionato il corso. E’ possibile parlare con Rita?
– Rita non c’è.
– Quando la posso trovare?
– Rita si è sposata, non abita qua. Può dire a me.
– Ma a lei ho già detto. Avevo bisogno di parlare con Rita.
– Per quanto riguarda cosa?
– Il corso di formazione!
– Ah no guardi, non voglio sapere niente. Di queste cose se ne occupa mio marito ma ora lavora.
– Va bene signora, scusi se le ho fatto perdere tempo.
– Ma prego! Che mi richiamate pure domani?
– Non penso, signora.
– No perché domani esco presto.
– Bene signora.
– Però a mezzogiorno ci sono eh.
– ???

– Pronto casa Spacone?
– Sì.
– Dovete morire malissimo [CLICK]

10 risposte a “Pronto, casa La Terza?”

  1. Rofl!
    Ma quant’è vero! Lo so perchè per un anno mi sono occupata di telemarket e in quel periodo ho odiato in modo più dettagliato il genere umano 😉

  2. Come ci sei finito a telefonare in giro a promuovere corsi di formazione?
    In che mondo siamo finiti, se neanche i Vip come UMC tirano più a fine mese…

  3. In verità ho dato una mano al collega che non avrebbe fatto in tempo con tutte quelle chiamate. Inoltre volevo atteggiarmi un po’ a proletario per giustificare la mia presenza su L’Unità. Torno alle mie letture sullo yacht.
    E non chiamatemi, non compro niente.

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