Falsa testimonianza

geova1
Secondo me se scopi ti passa

 

Domenica ho fatto una passeggiata sul lungomare della mia città. C’era anche una gara podistica: un fottìo di gente che stava là con un numero in petto a fingersi Gebrselassie, ma con la sciatica che già si stava facendo sentire dall’infilata delle Reebok nuove.
Nel punto di maggior concentrazione umana c’era un piccolo espositore, con due signore sulla cinquantina. Si mettono sempre là: le vedo in ogni circostanza “pubblica”, come in questo caso.
Accanto, un piccolo totem con su scritto: “Cosa ci dice davvero la Bibbia”. Sono due testimoni di Geova, che passano il loro tempo in questo modo, cercando di spiegare alle persone che stanno sbagliando qualcosa, che non hanno capito – loro – che occorre comportarsi seguendo certe regole – che loro hanno capito – e che bisogna credere nel loro Dio.

Stavolta mi ci sono fermato a parlare.

– Buongiorno.
– Buongiorno a lei! È interessato alla parola di Geova?
– Molto. Avrei delle domande.
– Ma certo. Cosa vuole sapere?
– I Testimoni di Geova possono leggere?
– Cosa?
– Leggere, in generale. Libri di letteratura, siti di informazione, enciclopedie. Leggere, semplicemente.
– Ma certo. Dipende comunque da cosa si legge.
– Immagino. Io sono appassionato di casi di omicidio.
– Cosa?
– Casi di omicidio, sapete? Quelle descrizioni minute e dettagliate di assassini famosi e spesso problematici. Ma anche casi di omicidi strani, occasionali, del tutto preterintenzionali se non addirittura nati senza una ragione reale. Gli “omicidi della noia”, li chiamo. Avete presente?
– Eh… sì… ma…
– Io penso che siano estremamente affascinanti, ma soprattutto probanti.
– Probanti?
– Sì: sono questi i casi che fanno esattamente capire cosa sia davvero l’essere umano, di cosa sia capace, quanta forza distruttiva è presente in lui.
– Ma infatti! È quello che capita quando si perde la luce di Di…
– Zitta.
– Ma…
– Taci. Leggendo casi di omicidi efferati, con sangue ovunque, sbudellamenti, torture, dissezioni, ci si chiede quale sia il limite dell’odio dell’uomo verso l’uomo. E mi sono dato una risposta: non c’è. L’uomo è una bestia.
– Sì, ma…
– Zitta, non lo ripeterò. E trovo così idiota la vostra arroganza. Il non vedere che in tutto questo non c’è altro che l’infinita pochezza dell’uomo, e che non può trovare spazio alcuna infinita bontà di Dio. Arroganti, balordi che siete.
– …
– Arroganti. Perché vi sentite portatori di verità. Voi conoscete la verità. Noi no. Voi ci spiegate che chiunque porta in sé un Dio buono. Chiunque. E voi l’avete capito. E noi no. Mi infastidisce molto, moltissimo non la vostra ottusa idiozia, della quale state rendendo conto ai vostri figli, ai quali avete già sottratto una vita piena da vivere. No. Perché questa è selezione naturale e pian piano vi eliminerete da soli. E neppure mi infastidisce troppo il vostro cercare di tirare dentro il vostro club altra gente, come se la Fede fosse qualcosa che si consuma meglio collettivamente invece che intimamente. E potrei persino tollerare le vostre scarpe del primo dopoguerra – ma dove cazzo le trovate? Io vi riconosco dalle scarpe. Mi infastidisce un’altra cosa: il vostro pensare che voi abbiate capito qualcosa e altri no. E che dobbiate spiegarci le cose. Voi. A noi. Voi, ignoranti, pezzenti, emarginati sociali, rifiutati e presi per il culo da una società che a sua volta va presa per il culo per quanto è povera e gretta. Ma voi siete ancor più sotto, le cloache di un mondo marcio già in superficie. Voi avreste capito qualcosa che gli altri non vedrebbero. “Svegliatevi!”, ci venite a dire. Portate in strada pezzi di carta con su scritto “Svegliatevi!”, voi, zombie!
– …
– Perché state sudando? State tranquille, porto sempre con me questo machete, niente di personale. Concludo: svegliarmi? Cosa pensate di potermi insegnare, voialtri, balordi, ignoranti. Cosa? Mi volete vendere il vostro Dio buono, che voi avete capito e io no. Mi state dando dell’idiota! Voi a me! Mi state dicendo che ho bisogno del vostro aiuto per capire qualcosa! Voi, a me! Dimmelo: sono un idiota secondo te?!
– Ma… ma…
– TACI! Non esiste il vostro Dio! Ma se esistesse sarebbe da crocifiggere! Il vostro Dio, che si occupa di trasfusioni e vieta i giochi ai compleanni dei bambini! Voi siete il male! IL MALE! Un Dio permetterebbe questo?
– … Co… cosa?
Questo! Tieni, te l’ho stampato. Mi hai detto che sapete leggere! Leggi!
– …
– Adesso!
– …
– Trovami Dio in queste righe. Qualunque Dio! Ma bada: se non ce lo troverai – e non lo troverai! – tu domani vai a battere sulla Bonifica con in mano un grosso cartello con su scritto: “Mi sono svegliata!”.
– …
– …
– …
– Allora? Letto?
– Sì… è… terribile…
– Bene. Allora buona domenica e la pace sia con voi… la settimana prossima vi trovo qua?