Un ORGASMO ti aspetta 

Scusate, chi si intende di Diritto utopistico o Istituzioni di diritto irreale, può rispondere a questa domanda?

Volevo sapere: come si fa per fondare una nazione i cui membri debbano superare un esame di ammissione? Tipo facoltà universitaria, ma alla fine non ti ritrovi dentro un ateneo scalcagnato, privo di prospettive, ma cittadino di uno Stato sovrano e illuminato.

È possibile? Guardate, non è una boutade: uno Stato anche aterritoriale, purché con la forma di Stato. Cioè, non mi importa se i miei neo-connazionali debbano condividere con gli italiani l’italico suolo, purché siano parte di una comunità che risponda ad altra Costituzione, altre leggi: un po’ come la Padania, ma senza velleità scissioniste e con meno suoni gutturali. Uno Stato nello Stato. E non ditemi che è impossibile: neghereste l’esistenza della Mafia, della P2, della casta dei notai, degli uscieri ministeriali e di quella dei tassisti, dei ciclisti, del Regno dei Testimoni di Geova, degli ultras e di tutte quelle associazioni umane che evidentemente già rispondono ad altre leggi.

I ciclisti, sì: vi pare che il codice della strada richieda “i ciclisti amatoriali DEVONO indossare abbigliamento reclamizzato come i professionisti, pagandolo carissimo, e disporsi su minimo tre file parallele, zigzagando per mostrare detto abbigliamento da tutte le prospettive“?

Se si può vediamo anche di prenderci dei terreni sfitti, pagando il dovuto, e creare lì la nostra comunità, espandendoci pian piano ove possibile e sempre nel rispetto delle comunità locali, un po’ come ha fatto Israele.

Forse ho sbagliato esempio.

Qualora la cosa fosse praticabile mi candido come ORGAnizzatore Supremo, Moderato, Obiettivo (l’acronimo ORGASMO è facilmente memorizzabile). Mi impegnerò a stilare un prontuario di domande semplicissime alle quali il candidato dovrà rispondere per verificare il suo grado di idoneità all’appartenenza al nuovo Stato. Domandine semplici, che riguarderanno diritti e doveri civili, che mirino a verificare cultura generale, capacità di apportare crescita e progresso alla nuova creatura statale che sta nascendo; saranno valutate anche apertura mentale, capacità di integrazione sociale, assenza di germi di protesta gratuita, di trollismo e di sindrome da cazzo piccolo.

Gente costruttiva, non importa se vive rinchiusa in casa come gli hikikomori o se passa il tempo a raccogliere fiori come gli ikebana (anche qui potrei sbagliare): a me interessa che sappia riconoscere l’altro come valore e non come minaccia, che riconosca la scienza come risorsa e non la metta in discussione su basi complottiste e idee strampalate, che quando inizia un discorso moderato e coerente non lo mandi poi a puttane con un “…ma“, creando un’avversativa che nega tutto il ben fatto, che non abbia in mente di applicare la soggettività come massimo sistema, estendendo il suo più che legittimo “però con l’omeopatia ho curato molti gravi problemi” anche a noialtri normali.

Per capirsi, se usa il termine “medicina allopatica” facendo una smorfietta, e il termine “olistico” con gli occhi che gli si illuminano, è fuori dal mio progetto.

Dunque, chi è il candidato ideale di questo nascente stato illuminato?

Gente stanca di condividere spazi con persone che votano democraticamente e poi scendono in piazza a fare quei saluti romani che “se ci fosse stato ancora LUI” col cazzo che avrebbero potuto votare democraticamente e scendere in piazza.

Gente che non ne può più di persone che parlano di cose che non conoscono (vi faccio notare che io stesso, con un ego più grande del mio stesso ego di ieri, ho qui esordito chiedendo consiglio a esperti) e che danno il giusto riconoscimento a chi ne sa di più.

Gente che non si riconosce nella gente. Creando un buffo cortocircuito mentale, che sarebbe ancor più buffo con un paio di grossi baffi.

Gente che davvero pensa che un paio di grossi baffi avrebbe reso più buffo il discorso di prima, dimostrando quel senso dell’umorismo demenziale che spesso indica intelligenza.

Gente che sa la differenza tra umorismo demenziale e umorismo demente.

Gente che va ai concerti a guardare il concerto, attraverso gli occhi e non tramite schermo di smartphone.

Gente che però ha uno smartphone e non un Nokia 3310, perché consapevole che siamo nel 2017 e fare i duri e puri tecnologici non significa stare indietro di 15 anni. Se hai le palle vai nelle foreste a nutrirti e vestirti di orsi, perdìo.

Gente che non vive con fissazioni autoimposte per dare un senso alla propria vita.

Gente libera mentalmente. In primis da se stessa, dunque che evita espressioni tipo “no, guarda, io sono [inserire setta, credo, club, rione, contrada, filosofia] e dunque faccio sempre [inserire cazzata tipica di quel raggruppamento] e non faccio mai [inserire cazzata evitata da quel raggruppamento]“, senza che si siano mai fermati a pensare: “Ma davvero è una cosa che mi piace oppure mi piace appartenere a qualcosa per non sentirmi solo in questo mondo?“.

Questi, sono i nuovi cittadini del nascente Stato diretto dal vostro ORGASMO.

Mi arrogo presuntuosamente il diritto di creare un esame che selezioni i migliori. Ma non eugeneticamente, no. I migliori esseri umani, su basi puramente sociali, civili, progressiste.

Nel nuovo Stato nascente non ci sono barriere architettoniche, distinzioni per etnie, confini, struttura corporea, colore della pelle, lingua: siamo tutti uguali.

Qualcuno obietterà: “Ma chi ci garantisce che l’esame che andrai a creare, per cazzi tuoi, sia equo, giusto, e non manifestazione dei tuoi gusti?“.

Ecco: questi non supererebbero la prima domanda: “Hai intenzione di cacare il cazzo già alla prima domanda?“.

I tempi sono maturi per smettere di dire “NO” a cazzo e iniziare con i “SI'” costruttivi.

I tempi sono maturi per avere il vostro ORGASMO.

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Una risata ci sta già seppellendo (semicit.)

Quando è stato che abbiamo accettato passivamente ogni porcata, rifugiandoci nello sberleffo senza alcuna reazione concreta, senza una indignazione produttiva che superasse i “VERGOGNA!!!1!” plurisgrammaticati?

Trump esce dagli accordi sul clima e tutto quello che facciamo è prenderlo per il culo per i capelli, o per le gaffe, o le parole inventate?

Immagino una imminente guerra nucleare:

– Cristo, Trump ha usato l’atomica sulla Corea!
– Ahahahah! Quando l’ha sparata ha detto COVFEFE?
– Ma mi hai sentito? L’ATOMICA!
– Ahahahah! Quella che gli è esplosa sui capelli?
– Ma porca troia, sei rincoglionito? Ehi, avete sentito voi cosa è successo?
– Cosa?
– Trump ha lanciato l’atomica!
– Ahahah! E la moglie era tristissima? Ahahahah!
– Occazzo, ma siete tutti deficienti?
– Hai visto il video di Celenza mentre rifà il giuramento di Trump? Ahahah, da scassarsi!
– Ma Celenza cosa! Trump ha usato l’atomica sulla Corea!
– Vabbè, però lasciamolo lavorare.
– MA LASCIARE LAVORARE COSA! C’E’ LA TERZA GUERRA MONDIALE!
– E Renzi allora?
– RENZI COSA?!
– Ah, sei piddino, immaginavo.
– MA QUALE PIDDINO! SIETE TUTTI PAZZI!
– Fammi capire, sei qua a parlare male di Trump ma su Renziloni manco una parola?
– UN INCUBO! E’ UN INCUBO!
– Come le foto di Trump col Papa, ahahahah!
– …
– Una botta alla moglie però… Ahahahah!

Facebook ci permette così tanto di dire la nostra che ha finalmente mostrato cosa abbiamo davvero da dire: una cippa di cazzo.