Procreato

Mi dice la mia amica che dovrei smetterla di chiamarla così. Il nostro rapporto si è evoluto e ora possiamo validamente parlare di fidanzata. Ed è quello che farò d’ora in poi. La mia fidanzata, quando era ancora solo amica, mi parlava sempre di quanto sarebbe stato bello avere un figlio tramite sesso. A me piaceva solo la parte scritta dopo “tramite” ma per lei quella era la parte più pallosa. Forse per questo si dice che l’amore funziona quando si è complementari, così si finisce per stare tutti scontenti allo stesso modo e non solo uno. Comunque alla fine la mia fidanzata ha scelto di fare sesso con me per procreare e ora lei aspetta un bambino. Io non sapevo che quel sesso sarebbe stato diverso dal solito, quello senza il bambino finale. Ho fatto le mie cose proprio come tutte le altre volte ma qualcosa quella volta era andato storto per me e dritto per lei. Insomma adesso le cresce la pancia ogni giorno, anche se non è che lo noti da un giorno all’altro. Se aspetti due settimane però lo noti. Dopo un mese ti ci puoi giocare le palle del nonno. La mia fidanzata ha la pancia sempre più gonfia e prevedo riesca a superarmi entro aprile, se non accelero io prima con la birra. Eppure non mangia niente se non gli yogurt con dentro miliardi di fermenti, fortissimi solo a chiacchiere. Io pensavo che della Marcuzzi ci si potesse fidare. Credo avvierò una raccolta di firme contro il bifido.

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Scorporato

Ho ricevuto una telefonata della mia ex  fidanzata, quella di quando avevo 8 anni e andavo a scuola in via Matera, che non è vicinissima a casa mia ma poi nemmeno tutta questa strada.
Mi dice “che fai oggi?” e io “niente, porto a spasso il cane e poi prendo   per la Nomentana. Se vuoi però ti mando il percorso completo con le mappe di   Google”.
Lei: “lo sai che non ci sentiamo da trent’anni?”, io:   “ieri sono stato dal dentista però“.
Che non era vero ma ci devo   andare la settimana prossima e le bugie piccole si possono dire.
Lei: “ma   ti ricordi quanto era bello quando eravamo piccoli?“. Io le ho risposto che   non me lo ricordavo perchè è passato molto, moltissimo tempo. E comunque era   anche il cane che mi distraeva. Quando sono tornato a casa che il cane dormiva, però non me lo sono ricordato lo stesso. Domani la chiamo e glielo dico. Anzi,   la chiamo subito, anche se sono le tre e mezza del mattino, hai visto mai che   non dorme per il pensiero.
Però, pure lei, ma stai tranquilla, no? Voglio   dire, aspetti trent’anni per chiedermi una cosa vecchissima e pretendi pure una   risposta subito?
Comunque alla fine il cane ha fatto tutte le sue cose e l’ho   visto molto rilassato ed in pace con il suo intestino. Stavo pensando di   raccogliere delle firme per abolire i maltrattamenti sugli animali.

 

Decisionismo

Mi chiama di nuovo la mia amica di scuola   di trent’anni fa: mi vuole rivedere, offrire un caffè. Io traccheggio, sono   abbastanza in dubbio sulla marca da scegliere. E poi, incontrare qualcuno che   non si vede da trent’anni. E se poi la trovo cambiata? C’è questa possibilità.   Remota magari ma c’è, devo metterla comunque in conto. E poi ho da finire tutta   la roba in frigo: il congelatore s’è rotto, era fuori garanzia, forse il   problema era il caldo di questi giorni. A Cuba servirebbe di più un congelatore   ma ce l’hanno in pochi. C’era uno di Santiago che raccoglieva le firme per   l’effetto serra. Tiro su il moccio dal naso ma questo torna giù ogni volta. Mi   stendo allora, per tirare la testa all’indietro: col sangue ho letto si fa così   e un po’ funziona. Mi addormento per sedici ore. O le cose si fanno bene…   Insomma, la richiamo e le dico “senti, io ti mando la mia foto al mare, col   costume. Tu fai che mi vedi, decidi sei il caso, e poi mi fai sapere. Così, per   correttezza”. Al che lei mi risponde con un fax ma finisce la carta termica e   niente. Alla fine avrei preso un Lavazza quasi sicuramente.

 

Cedimento

Dopo il traccheggiare, ora sì, ora no, nì,   boh, la mia amica ha deciso che non era più il caso di attendere e si è fatta   sotto. Io all’inizio ero un po’ perplesso, preso com’ero dalla raccolta firme   per abolire gli spiaggiamenti di balene. E poi il gazebo, i bonghi, tutti quei   drogati in fila per le cento lire… Comunque alla fine ho ceduto e le ho   regalato un coccio etrusco, trovato a Tarquinia, con sopra inciso un cuore   grande, così non mi chiede di rovinare i tronchi d’albero (sono uno che ci tiene   alla natura). Le iniziali però non sono le nostre perchè già era così. Eccetera.   Alla fine penso che la sposerò per convenienza.

 

Invadenze

Non so perchè le monoporzioni le facciano   così: manca tutta la parte per l’assaggio della fidanzata, quella che lei ti   chiede “mi fai assaggiare?”. Così mi ritrovo a non saziarmi mai. Io gliel’ho   detto alla mia amica che non vedevo da tanti anni “guarda che nel caso la nostra   sarebbe una relazione comunque viziata dal problema monoporzione”. Lei pare   nicchiare. Alla fine resterebbe il take-away. Ma la considero davvero l’ultima   soluzione. Dovremo affrontare la questione prima o poi. Nel caso una fiaccolata   in piazza di protesta, la trovo più efficace della raccolta firme in questo   caso. La gente è sensibile sulla questione cibo e le problematiche annesse,   l’equo e solidale eccetera. Oggi comincio la raccolta delle firme per cambiare   il nome alle zuppe “That’s amore” per farci metter su una roba tipo “That’s   minestrone”. Mi sembra più corretto verso i consumatori.

 

Fruttato

Ci sono due cose che non mi vanno davvero   giù della mia amica: una è che non ha le tette. Lei dice che ce l’ha, più di   Silvia. Ma io Silvia non la conosco e poi non è questione di comparazione. Le   tette vanno in misure assolute: belle grandissime, belle grandi, molto molto   grandi. E poi tutte le altre che rientrano tutte in “quella è   piatta”.
L’altra cosa è che oggi mi ha detto che la sto tirando troppo per le   lunghe, che se continuo così torna con Umberto. A parte il fatto che a me le   minacce non piacciono, come il melone (il melone non mi piaceva nemmeno da   piccolo, mi dava fastidio l’odore, specie quando veniva messo nel frigorifero)   voglio proprio vedere se Umberto se la riprende indietro.
Io credo che a   nessuno piaccia una senza tette che sta sempre là a menartela col melone.
Mi   sembra di ricordare che ad Amsterdam uno vendeva polvere da fumare ricavata dal   melone ma poi hanno raccolto delle firme per abolire le droghe.
Però non   hanno raggiunto il quorum.

 

Adozioni

Gira che ti rigira alla fine la mia amica   ha deciso di venire a vivere con me.Io all’inizio ero un po’ titubante ma poi ho   letto sul dizionario la definizione di “titubante” e ho capito che non lo ero.   Devo dire che lei fa tutto quello che deve fare: mangia, dorme, corre la   maratona. E tutto nella sua stanzina. Adesso le cose si sono assestate, anzi, è   diventato tutto di routine. Per questo stiamo anche adottando un bambino, per   tenerci un po’ occupati. Ma credo che questo lo ridiamo indietro perchè sporca   troppo e non fa di conto (le spese vanno contenute, mica puoi comportarti in   modo irresponsabile solo perchè vieni da un altro paese?). Sabato prossimo lo   porto all’Ikea e scegliersi il lettino. La mia amica invece andrà in piazza per   raccogliere le firme contro le insolazioni.
Ci sono giornate che avere una scimmia aiuterebbe molto, ma non è nemmeno tanto questo.

Finché non mi cacciano (48)

Chiusura anno, soliti bilanci e classifiche.
Se Time lancia la propria, sui peggiori del 2011, con il nostro ex Presidente (ma com’è che si chiamava?) che svetta in alto come non mai, anche noi vogliamo proporre la lista dei dieci “peggiori” dell’anno.

(Su L’Unità, qui)

Bumpers

Penso che una donna che si rifà il seno sia una insicura, una con problemi seri di accettazione di sè e carente di coraggio nel rapportarsi alle persone e confrontarsi con stereotipati modelli di donna procace.
Una donna che agisce sul proprio corpo non solo per correggere difetti tramite inserzione di pezzi di gomma sotto pelle (e la cosa già di per sè la trovo poco “seria”) ma addirittura per “agitare” l’altro sesso, esibendo vistosi richiami sessuali. “Ehi, guardate le mie tette!”. Salvo poi nascondersi dietro ipocriti “lo faccio per stare bene con me stessa”.
Dimmi un po’, se vivessi in un deserto, da sola, sentiresti il bisogno di rifarti le tette? Mi pare evidente il fine di catturare attenzione. Maschile.
Sei solo una troia insicura e senza palle.

Penso che una donna che si non rifà il seno sia una insicura, una con problemi seri di accettazione di sè e carente di coraggio circa l’affrontare l’operazione e poi doversi giustificare di fronte a gente che il giorno prima ti vedeva piallata e il giorno dopo si dà gomitate quando spoppetti le tue bocce gommose. Un donna che non agisce, come invece dovrebbe, sul proprio corpo per correggere difetti (consapevole di averne) come un seno cadente o scarso – obiettivamente brutti a vedersi – quando poi si mette reggiseni strizzanti, rinforzati, gonfiati a mo’ di vistosi richiami sessuali. “Ehi, guardate le mie tette!”. Salvo poi nascondersi dietro ipocriti “lo faccio per stare bene con me stessa”.
Dimmi un po’, se vivessi in un deserto, da sola, sentiresti il bisogno di usare quei reggiseni? Mi pare evidente il fine di catturare attenzione. Maschile.
Sei solo una troia insicura e senza palle.

Penso che una donna che si non rifà il seno e non usa reggiseni con il trucco sia una insicura, una che vive fuori dal mondo ed è talmente cessa da aver abbandonato ogni idea di poter piacere al prossimo. Una che non si rapportare col mondo e al massimo ciancica una gomma. Un donna che non agisce, come invece dovrebbe, sul proprio corpo per correggere difetti (consapevole di averne) come un seno cadente o scarso – obiettivamente brutti a vedersi – e si dedica ad attività del cazzo, come danza, ingestione di grassi saturi, cura di animali domestici per tentare di sublimare l’inesistenza di propria attrattiva sessuale. “Ehi, guardate come ballo!”. Salvo poi nascondersi dietro ipocriti “lo faccio perché quando sento la musica mi parte qualcosa dentro!”.
Dimmi un po’, se vivessi in un deserto, da sola, sentiresti il bisogno di ballare? Mi pare evidente il fine di catturare attenzione. Maschile.
Sei solo una troia insicura e senza palle.

Penso che una donna che non si è mai posta il problema di rifarsi o meno il seno sia solo mia madre.
Ma non ci giurerei.

Piccolo screzio pubblicità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non è compito primario delle campagne Pubblicità Progresso quello della massima divulgazione possibile?

E allora qualcuno mi sa spiegare perché per cercare nell’archivio uno debba registrarsi e fare il login?

Penso sia necessaria una Pubblicità Progresso che sensibilizzi quelli di Pubblicità Progresso.

Volevo informarmi, mi sa che per stavolta cazzeggerò su Internet.