Catcalling

È “di tendenza” l’argomento “molestie sessuali in strada”, quelle che vanno dal fischio da pecoraro fino a oscenità varie, in genere dagli uomini verso le donne (quantomeno per frequenza).

Bene.

Una delle cose che sfugge ai più è l’assoluta irrilevanza del “successo” di queste tecniche troglodite. L’uomo che fischia per strada alla ragazza che passa non ha alcuna speranza reale di attirarne l’attenzione positivamente. Il suo è un modo primitivo di affermare la propria virilità. Sta esibendosi nel corteggiamento in voga nel neolitico, quando non si andava troppo per il sottile e si prendeva con la forza ciò che voleva.

Essendo però oggi inserito in una società civile, tutto ciò che gli resta è mostrare agli altri elementi del branco la sua virilità nell’unico modo spiccio che conosce.

Il fine dunque è rinforzare la sua proiezione virile verso gli altri uomini della tribù.

In sintesi, sta affermando profondo bisogno di consenso, insicurezza verso l’altro sesso, posizione sociale zoppicante.

Dunque, quando chiedete: “ma hai mai rimorchiato in questo modo?” state sbagliando domanda.

Quella vera è: “Quale serie di sofferenze ti ha ridotto in questo stato cognitivo-comportamentale che continui a spacciare per goliardia?”.

Prego.

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