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Vedo sempre più siti che parlano di come riconoscere le bufale, che smentiscono fake news, che spiegano come non cadere nelle trappole della rete.

In tutta sincerità io non credo che chi abbocca lo faccia solo per inesperienza digitale o poca dimestichezza con le nuove tecnologie: io credo proprio che una buona fetta della popolazione che accede alla rete non sia in grado di capire tutto quel che c’è da capire. C’è troppo da spiegare, si dovrebbe partire da troppo lontano. Pensateci. A prescindere da quanto tu voglia formare e informare, c’è sempre qualcosa che devi premettere.

– Ma come facevo a capire che quello non era proprio il re dello Zimbabwe?
– Perché è strano che il re dello Zimbabwe prenda e si apra una email su Yahoo come TheBigBamboo3425@yahoo.com.
– E perché?
– Perché un coglione qualunque ha un indirizzo più decente, figuriamoci un re.
– Che significa indirizzo più decente?
– Un indirizzo che non appaia evidentemente farlocco.
– In che senso?
– Senti, ma a parte l’inesperienza informatica, ti pare normale che ti scriva il re dello Zimbabwe?
– Boh, che ne so. Io ho sentito che Trump scrive a tutti quelli che lo hanno eletto.
– Ma come farebbe? E perché?
– Con internet.

Ecco, voi da dove cominciate? E quanto impegno pensate occorra per ottenere un risultato minimo? E cosa considerate “risultato minimo”?
Così come ci sono persone che non sanno cambiare una lampadina in sicurezza, usare un microonde in sicurezza, sbucciare una patata in sicurezza, ci sono persone che non possono usare un computer in sicurezza.
– Ma io non uso il computer, io uso il telefono.
Vedete? Da dove volete cominciare?

Voi insistete affinché vostro zio ottuagenario salga sulla scala a cambiare la lampadina? No, lo fate voi. Chiedete a vostra nonna di montare una mensola? No, lo fate voi. Invece per la cultura digitale ci provate, spiegate, indirizzate a siti divulgativi, che poi questi siti, per essere compresi da queste persone, possono solo spiegare il buon senso, nulla più.

Il digital divide crea oggi uno spartiacque tra badanti digitali e assistiti digitali, con i primi che si affannano a mettere pezze, cercare di evitare i danni, imboccare culturalmente i secondi.
Lo sforzo ripaga in termini di risultati? Io ho sempre più dubbi su questo.
E se prendessimo atto della situazione e adottassimo un più drastico principio darwiniano, lasciando gli imbecilli a inveire contro le scie chimiche? A tormentarsi nel dubbio di un Whatsapp che sta per diventare a pagamento? A bearsi nella certezza che scrivendo “bianco” nei commenti a Facebook qualcuno gli invierà un iPhone nuovo, e se poi non arriva sarà comunque colpa dei politici? Basta spiegazioni.

Non siamo tutti uguali, non lo siamo mai stati, non lo saremo mai: prima era Wanna Marchi, oggi è il treno che non entra nella metropolitana.

Basta, dai.

Riflessioni buone un po’ sempre

  • Possiamo ancora andare a votare gratis, e ti forniscono pure il materiale di cancelleria.
  • Quando la nazionale perde vi potete bullare con gli amici circa la vostra formazione vincente.
  • Se un politico ruba significa che circola ancora ricchezza.
  • Puoi prenotare una TAC oggi e avere tutto il tempo per organizzare mille altre cose, viaggiare, vedere il mondo, prima che la ASL ti chiami.
  • Il prezzo della benzina è sempre aumentato: ci potevate pensare nel 1974, a comprare una cisterna piena.
  • Le aziende che non pagano i lavoratori consentono comunque ancora il diritto a lasciare il lavoro.
  • Circa il pagare i sacchetti, in Italia non c’è nessun obbligo di comprare la frutta.
  • L’età pensionabile si alza solo per chi vive.
  • Quando luce, acqua e gas aumentano, usate quelli dei vostri genitori.
  • Se sono morti avete ereditato.
  • Se erano poveri e lo siete pure voi vi sarete abituati a consumare poco.
  • Se il/la vostro/a compagno/a vi tradisce avrete un immediato sollievo circa tutti i sensi di colpa per le vostre mancanze nei confronti di chiunque.
  • Invecchiamo tutti, ma ci rincoglioniamo in modo proporzionale, così da non capire il grado di tragedia della cosa.
  • Se state aspettando un pagamento che ritarda avrete il tempo di sognare decine di modi per spendere quei soldi.
  • Nel frattempo non potrete sprecare danaro in cose inutili.
  • Le cose belle della vita non si pagano, ma tanto non le vedreste comunque, chini come siete su quel cazzo di telefono.