Tag: Uomomordecane

  • Fatela ora ma fate la guerra

    Ho letto oggi su Facebook che “Per costruire 12 ospedali servono 250 milioni di dollari, quel che ci costano 8 ore di guerra in Iraq”. E ho seguito l’evolversi della civile discussione, fatta di “ma perche’ si e’ cosi’ ottusi!!!!!” (con un effetto accelerazione dell’ansia proporzionale ai punti esclamativi) o “Maledetti, moltiplicano i morti invece…

  • Mi fa…

    Ieri ascoltavo musica ma anche gli Spandau Ballet. Mi fa: – ma com’è che senti quella roba? – ci conosciamo? – sono tua madre – bastava dirmi “sì” – non dovresti usare sarcasmo con me – bene, non lo farò – l’hai fatto ancora – allora smetterò da questo istante esatto – e di nuovo…

  • (Auto)indulgenza

    Ricevere una garbatissima telefonata dal servizio clienti della casa costruttrice della propria nuovissima auto, essere impegnati in quel momento e rimandare ad un paio d’ore più tardi l’interlocutore ed il suo “rapido questionario di soddisfazione cliente”, trovarsi due ore dopo ad essere completamente liberi ma a non rispondere al telefono che puntualmente squilla come concordato,…

  • Finché non mi cacciano (30)

    Insomma, la manovra di Tremonti non piace a nessuno: non al PDL, che non vede sgravi per Berlusconi, non alla Lega, perché scritta in italiano, non all’opposizione, perché non c’è. [Continuo su L’Unità, qui]

  • Finché non mi cacciano (28)

    Mi piacciono le metafore, specie brasiliane. [Su L’Unità, qui]

  • Fanno di tutto per allontanare dalla politica

    Sono andato a votare. Avrei dovuto mettere quattro “sì” sulle quattro diverse schede – rossa, gialla, grigia, verde – ma mi sono incasinato perché sono daltonico.

  • Finché non mi cacciano (27)

    Questione nucleare, anche qui, dopo Fukushima, l’orientamento è netto: ci si caca sotto. “Non esistono impianti di smaltimento sicuri” dichiarano tutti coloro che sono entrati in bagno dopo Bondi. E come dar loro torto? Quelle scorie resteranno in rima a vita. [Continuo su L’Unità, qui]

  • Finché non mi cacciano (26)

    Il PDL riconosce la sconfitta, pur sottolineando l’importanza di aver conservato baluardi come Cosenza, Rovigo, Varese, Iglesias (ma solo Enrique), una dozzina di puttane, Giorgio Mastrota, mio nonno e buona parte della Mafia. Continuo su L’Unità, qui.

  • Se stiamo in coda ci sarà un perché

    Signore, posso passare? Guardi che c’ero prima io. Ne è sicuro? Che numero ha lei? Il 24. Io il 23, che le fa capire? Che è tanto fortunato? No, che c’ero prima di lei. E comunque insiste nello starmi davanti. Niente di personale comunque, è il mio modo di fare. Senta, se c’è una fila…

  • Manco le tabelline

    – che meraviglia! Quanto ha? – tre mesi.  – oddio, è un amore! – sì. È un birbante! – ahah! Si vede. Guarda come ci sta guardando adesso.  – sì. Ci sta proprio prendendo in giro. E sapessi quando mi tiene sveglia la notte. Mi guarda consapevole della mia “tragedia”, sa che il giorno dopo…