Una cosa (non) divertente che non farò mai più (D.F.UMC)

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In figura, alcuni dei rari modelli di Panda realmente funzionanti

 

Ho guidato una Panda. Non l’avevo mai fatto prima, lo giuro. Ci ero andato vicino in passato, nel senso che ho provato quella sensazione, salendo su una Punto o semplicemente raccogliendo per strada dei cartoni. Ma non l’avevo mai guidata davvero.
Ora so.
Non starò ad elencare i difetti di quest’auto, né a descrivere minuziosamente i mille problemi progettuali che mortificano l’utente Fiat Panda in modi che neppure è possibile pensare come casuali.
Il perché il cambio sia in un cassone che costringe le gambe in posizione innaturale, scaldando anche. O perché i pedali siano talmente ravvicinati da esercitare attrazione gravitazionale tra loro. O ancora perché ci siano cinque vani portaoggetti ma tutti delle stesse dimensioni, e cioè quantistiche (ho provato a misurarne uno ma a quel punto non sapevo più dove si trovasse).
No. Non dirò nulla neppure sul motore. Ammesso ci fosse.
Lo sterzo.
Devo capire cosa spinga un progettista a creare quello sterzo.
Direte: “è uno sterzo, cosa poteva esserci di tanto grave?”.
Risponderò: “Chi siete? Ah, voi. Non avete mai guidato una Panda”.
Oppure avete sempre e solo guidato una Panda e mai un’auto vera.
Lo sterzo.
Lo sterzo di una Panda è in materiale vulcanico: al tatto è durissimo. Non dico debba essere rivestito in morbida pelle o similmorbidapelle. Ma perché farlo in gomma-adamantio?
Ma non è neppure questo il problema reale.
La forma.
Lo sterzo della Panda associa una durezza pari alla scorza della Cosa ad una forma a sezione non tonda, come sarebbe logico e naturale, ma oblunga, con una tendenza a creare quasi una cuspide verso il guidatore. Una forma ellissoide irregolare.

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Dato che questa “punta” è verso il guidatore, alla lunga la cosa crea vero e proprio dolore.
Questo fa pensare che chi ha progettato quello sterzo non abbia poi mai guidato quella macchina. E se tu che progetti un’auto poi non la provi nemmeno, perché pensi che io possa validamente acquistarla?
Attenzione: qui non si parla di materiali economici, tendenza al risparmio, macchina di fascia bassa e dunque “va capito se non è tutto eccellente”.
No. Qui si parla di buonsenso. Il costo, per realizzare un manubrio non doloroso è identico a quello di questo manubrio. Basta creare una forma tonda invece di quella là.
Perché la FIAT crea queste assurdità?
Perché non le trova assurdità?
Ora chiedetemi: “Se la Panda dovesse dotarsi di uno sterzo normale e non doloroso, tu la compreresti?”.
Vi risponderò: “Eh?”. Ma facciamo finta che potrei anche pensarci, poi mi viene in mente l’apertura bagagliaio inserita nella chiave, che ogni volta che accendi il motore apri il portellone dietro.
Ah, non vi ho parlato di questo?
Scusate, ero distratto dai finestrini che arrivano praticamente fino ad altezza-vita, tanto che pensi che se uno ti tampona lateralmente ti entra direttamente nel bacino.
Ah, non vi ho parlato di questo?
Scusate, ero rintronato dal rumore allucinante sopra i 110.
Certo, discesa.