Satira e coda lunga

È morta Annie Girardot, di Alzheimer. Infatti era Fanny Ardant.

– Mi spieghi perchè non è piaciuta a nessuno?
– Conosci il concetto di coda lunga?
– Certo, è un termine utilizzato nel marketing.
– Esatto. Una battuta del genere non farà mai il botto. Ma sarà apprezzatissima da una ristretta tipologia di persone.
– Questo lo capisco. Quel che non riesco invece a capire è: “si tratta di una cosa positiva?”
– Ah, questo lo sai tu. Dipende dai tuoi obiettivi.
– In verità non ne ho.
– Tutti hanno obiettivi.
– Bah, se vedi la carriera di Irvine non è così.
– Non farmi casi-limite. Un obiettivo ce l’hai anche tu. Altrimenti non scriveresti.
– Beh, certo. Magari è semplice spirito di protagonismo.
– Bene, ci sta. E cosa ti proponi? Diventare il più popolare possibile?
– Forse sì.
– Oppure essere considerato un mezzo genio?
– Eh, magari.
– Oppure entrambe le cose?
– Uh, sarebbe il massimo.
– Bene. E’ impossibile.
– Sapevo c’era la fregatura.
– Vedi, se scrivi una battuta del genere, verrai apprezzato da una fascia molto ristretta di persone. Mia mamma non ti capirebbe.
– Neppure la mia. E mi conosce da quarant’anni. Capisco il tuo ragionamento.
– Dunque ti trovi a fare una scelta: far sorridere molta gente, usando un linguaggio semplice e giocando con concetti immediati e talvolta abusati oppure colpire poche persone con battute “laterali”, meno dirette, obbligatoriamente originali, sapendo che resterai un signor nessuno per la quasi totalità dell’universo?
– Compro una vocale.
– Esatto: questa è una cosa da ipotesi-1: battuta semplice, grosso pubblico. Ma nessuno ti considererà originale.
– Non in questa realtà, ma se ne costruisco solipsisticamente una alternativa?
– Ecco, questa è una cosa nerd e rientra più nella ipotesi-2. MA non passerai mai a Colorado Cafè.
– Mi è chiaro. La morale è: “non si può avere tutto”.
– Tranne se ti chiami Berlusconi.
– Questa è da ipotesi-1.
– Bravo. Vedo che hai capito.
– Il ballo dell’estate? Il bunga-bunga!
– Perfetto. Sempre ipotesi-1.
– Berlusconi che fai, Ruby? No, ora trombo!
– Sì, abbiamo capito che hai compreso…
– La Carfagna dialoga con Bocchino: le è familiare.
– Ok, ora basta, dai. E’ una pena.
– Fassino è talmente magro che…
– Piantala! Fai cagare!
– L’11 settembre un aereo dirottato da Al-Qaeda precipitò in Virginia, distruggendo un’intera ala dell’Esagono.
– …
– Beh?
– Non l’ho capita.
– Ah, non l’hai capita. Ok… Allora… Berlusconi balla il bunga-bunga!
– Ahahahah! Genio!
– Sei una merda.

È morta Annie Girardot, di Alzheimer. Infatti era Fanny Ardant.

– Mi spieghi perchè non è piaciuta a nessuno?
– Conosci il concetto di coda lunga?
– Certo, è un termine utilizzato nel marketing.
– Esatto. Una battuta del genere non farà mai il botto. Ma sarà apprezzatissima da una

ristretta tipologia di persone.
– Questo lo capisco. Quel che non riesco invece a capire è: “si tratta di una cosa

positiva?”
– Ah, questo lo sai tu. Dipende dai tuoi obiettivi.
– In verità non ne ho.
– Tutti hanno obiettivi.
– Bah, se vedi la carriera di Irvine non è così.
– Non farmi casi-limite. Un obiettivo ce l’hai anche tu. Altrimenti non scriveresti.
– Beh, certo. Magari è semplice spirito di protagonismo.
– Bene, ci sta. E cosa ti proponi? Diventare il più popolare possibile?
– Forse sì.
– Oppure essere considerato un mezzo genio?
– Eh, magari.
– Oppure entrambe le cose?
– Uh, sarebbe il massimo.
– Bene. E’ impossibile.
– Sapevo c’era la fregatura.
– Vedi, se scrivi una battuta del genere, verrai apprezzato da una fascia molto ristretta

di persone. Mia mamma non ti capirebbe.
– Neppure la mia. E mi conosce da quarant’anni. Capisco il tuo ragionamento.
– Dunque ti trovi a fare una scelta: far sorridere molta gente, usando un linguaggio

semplice e giocando con concetti immediati e talvolta abusati oppure colpire poche persone

con battute “laterali”, meno dirette, obbligatoriamente originali, sapendo che resterai un

signor nessuno per la quasi totalità dell’universo?
– Compro una vocale.
– Esatto: questa è una cosa da ipotesi-1: battuta semplice, grosso pubblico. Ma nessuno ti

considererà originale.
– Non in questa realtà, ma se ne costruisco solipsisticamente una alternativa?
– Ecco, questa è una cosa nerd e rientra più nella ipotesi-2. MA non passerai mai a

Colorado Cafè.
– Mi è chiaro. La morale è: “non si può avere tutto”.
– Tranne se ti chiami Berlusconi.
– Questa è da ipotesi-1.
– Bravo. Vedo che hai capito.
– Il ballo dell’estate? Il bunga-bunga!
– Perfetto. Sempre ipotesi-1.
– Berlusconi che fai, Ruby? No, ora trombo!
– Sì, abbiamo capito che hai compreso…
– La Carfagna dialoga con Bocchino: le è familiare.
– Ok, ora basta, dai. E’ una pena.
– Fassino è talmente magro che…
– Piantala! Fai cagare!
– L’11 settembre un aereo dirottato da Al-Qaeda precipitò in Virginia, distruggendo

un’intera ala dell’esagono.
– …
– Beh?
– Non l’ho capita.
– Ah, non l’hai capita. Ok… Allora… Berlusconi balla il bunga-bunga!
– Ahahahah! Genio!
– Sei una merda.