Due colpi sotto il par

Con la stessa leggerezza con cui mandava l’sms da un euro per i morti de L’Aquila.

La stessa, con la quale firmava contro gli sbarchi dei disperati sulle coste pugliesi. Lui, che pugliese era di nascita ma era tutto un “Va da via i ciap”.

Col fazzolettino verde sempre in tasca, firmato da Calderoli (Calderoli!), feticcio della Festa dei popoli della Padania di Venezia, che – come si dice – “è merda, ma non ci vivrei”. Ma forse sbaglio qualcosa.

Quello stesso Calderoli (Calderoli!) che da allora è assurto a modello comportamentale e di pensiero e ogni volta che appare in tv si deve tacere, smettere di masticare, chè c’è lui perdìo, Calderoli (Calderoli!).

Con la stessa leggerezza, lui (e magari anche Calderoli (Calderoli perdìo!), ma son solo dolci illazioni), lo prendeva in culo da Regina, il viado di Ubatuba (manco la soddisfazione di sentirsi dire “Rio”) che per 50 euro ti dava quel qualcosa in più che.

Il sabato sera, nell’antro fetido di Regina (e non parlo solo del miniappartamento di via Isonzo), si consumava il rito – sempre uguale – di lui che per superare vergogna e inibizione e darsi una scusante doveva pippare l’impossibile.

E poi a casa. Con la stessa leggerezza ed il culo sanguinante. E magari, fatto com’era e per puro machismo chimico, due colpi pure alla moglie, chè il Viagra era ancora in circolo. Tanto lei, un dito in culo non gliel’avrebbe mai messo.

E comunque c’avrebbe ballato, dentro quel culo, quel dito sottile; come la bandierina nella buca da golf: solo ad indicare il dove ma nessuna velleità di riempimento.

Il giorno dopo, una gran fatica ad alzarsi per sputare merda su quelli che ci portano via il lavoro. Che poi, lui lo dice sempre – e su questo non si può dargli torto – non è vero che ‘sti negri fanno quei lavori che gli italiani non vogliono più fare, anzi. Fanno proprio quel che qualsiasi italiano sogna, da sempre. 

Metterlo in culo agli altri italiani.

Batuffoli di pelo

Ho visto in tv qualcosa di shockante: scimmie* sottoposte ad elettroshock, cavie iniettate di veleni e fatte accoppiare, cani in camere a gas. Io non so con che cuore si possa tollerare tutto ciò. E’ anche vero che va dato atto ai Vanzina di provare finalmente a fare qualcosa di nuovo.

 * Mi dicono fossero sempre De Sica e Ghini.

Comunque, ho letto, sempre restando in tema, di quei cuccioli di cani e gatti gettati nei cassonetti. La gente non ha alcun senso civico: la facciamo o no ‘sta differenziata?

E quella che lanciava i cuccioli nel fiume? Là si è toccato lo squallore assoluto.  Sinceramente raccapricciante, tutto. Dalla tecnica di lancio alla qualità delle riprese.

 

Incredibilmente

Sarei in nomination sui Macchianera Awards, categoria: “il cattivo più temibile della blogosfera”.

Ora, l’essermi aperto 1247 account email ha dato il suo frutto, ma da solo non ce la farò mai a vincere.

Non ce la farò mai neppure con il vostro aiuto perchè è tutto un magna magna e oggi piove pure.

Comunque prometto scarpe sinistre a tutti, subito. Le destre a cose fatte, come sempre.

Se vi fa piacere, son qua:

http://www.macchianera.net/2010/09/06/mba-macchianera-blog-awards-2010-2-le-nomination/