Habemus Papam Franciscum (ma era Angelo Scola)

L’elezione di un Papa è sempre motivo di grande interesse, per credenti e non.
Questo innanzitutto dimostra inconfutabilmente che non c’è progresso tecnologico in grado di smorzare l’ineliminabile necessità di trascendenza. Ma prova anche, a tutt’oggi, l’esistenza di credenti.
Senza scomodare epistemologie illustri (il Proslogion è davvero roba più trita dei Promessi Sposi, benché meno irrealistico), l’umano attaccamento a personaggi e rituali che davvero non hanno più nessun punto di contatto con la realtà che viviamo dimostra la nostra fragilità, il bisogno di una guida.
Meglio se abbigliata come un’abat-jour.
Meglio ancora se parla una lingua morta.
Ancor meglio se con accento sudamericano (il tedesco, si sa, è troppo duro e poco musicale e mal si presta ad orazioni nelle quali una invocazione di Dio può facilmente deviare verso sonorità simili ad un cazzo di anatema mortale).
Ora che habemus papam i fedeli possono ricominciare a sperare che le cose nella Chiesa cambino. Restando dunque le stesse.
Ma a me, fin da piccolo, ha sempre fatto specie il concetto di fumata nera/fumata bianca. Se è lo Spirito Santo “in persona” a scegliere il rappresentante di Cristo in Terra, come mai la cosa non è chiara fin dall’inizio? Dipende dal Conclave che non lo sa capire bene? È lui stesso poco chiaro?

Credo che la prima votazione sia andata più o meno così:

– Indico come prescelto Angelo Scola!
– Eh? Chi ha parlato?
– Sono io, lo Spirito Santo!
– Che canto?
– Santo, Santo!
– Eh? Ah, sì, Santo il Signore.
– No, non Santo il Signore! Lo Spirito Santo! Sono io!
– Dio, sì, Dio santo, santissimo, suber super.
– Uff…
– Allora, chi facciamo Papa?
– Angelo Scola, ho detto!
– Che vola?
– Il Cardinale più sordo dovevo beccare.

Credo che qualcosa di analogo sia accaduto anche nella seconda votazione:

– Spero stavolta mi sentiate. Indico come prescelto Angelo Scola!
– Scopa!
– Eh?
– Quattro di spade, tre di denari e asso a bastoni, con l’otto a coppe. Scopa!
– Oh, cardinali, ci muoviamo o no? Mi dovete stare a sentire!
– Un attimo, giovane, qua ci stiamo giocando un bicchierino di Lacrima Christi…
– Ma che un attimo! Abbiamo da fare il Papa!
– Settebello! Ahahah! Inculato ancora, cardina’!
– Ma… La smettete! Vi ordino di nominare Angelo Scola come Papa! Ora!
– Sisi, ma vediamo la primiera adesso…
– Cardinali!
– Niente, non compriamo niente, giovane…
– Bah.

Ovviamente ad un certo punto qualcosa deve essere accaduto:

– Ci riprovo. Cardinali, Sono lo Spirito Santo e vi sto indicando Angelo Scola come prossimo pontefice alla guida di Santa Romana…
– Eminenze porporate eccellentissime e supercazzute, sento che lo Spirito Santo ci sta indicando la via!
– Oh, finalmente qualcuno mi sente…
– Sento il nome…
– Bravo. Scola! Angelo Scola! Lo sto dicendo da giorni! Scola!
– Eccolo, lo sento! Chiarissimo!
– E Cristo Santo.
– Il nome del prescelto è…
– Dai, Scola, muoviti.
– JORGE MARIO BERGOGLIO!
– Eh? Cazzo dici? Scola! Ho detto Scola perdio! SCOLAAAAAAA!
– Iddio ha parlato. Sia fatta la volontà di Dio.
– SCOLAAAAAA! MA CAZZO! SCOLAAAAA!
– Congratulazioni al nuovo pontefice.
– ERA SCOLAAAA! PERCHE’ NESSUNO MI SENTEEEE! SCOLAAAAA!
– Scusate, potete chiudere la finestra, c’è uno spiffero fastidiosissimo…
– SCOLAAAAAA!
– Ah, chiedo scusa, forse stiamo commettendo un errore…
– Oh, vivaddio! Magari mi ha sentito. SCOLA! SCOLA! SCOLA!
– Sì, un errore gravissimo… appena in tempo…
– Bene.
– Eravammo 17 a 12 a scopa, non 19. Riprendiamo.
– AAAAHRHG!
– E buttate un po’ di legna buona nel camino: quella che abbiamo usato finora fa solo un merdosissimo fumo nero.
– …