Perché io so’ io…

Maratona di Venezia, altra grande impresa di Zanardi: aiuta un compagno di gara ad arrivare fino in fondo e tagliare il traguardo. Dopo aver vinto anche le Paralimpiadi, Alex continua così a primeggiare nello sport per disabili, umiliandoli in ogni settore e disciplina.
“Prima qualche gara riuscivo a vincerla”, dichiara un paraplegico della bocciofila di Vigevano, “adesso c’è questo sempre in mezzo”.
Il mondo dello sport per diversamente abili insorge: “Ha rotto il cazzo! E manco possiamo spezzargli le gambe!”.
“Io faccio l’usciere al Comune e non ho il tempo di allenarmi come fa lui”, dichiara Sergio, disabile dal 1998. “E’ una vergogna!”.
“Come pilota non era un granché. Adesso è sempre in prima pagina. Secondo me l’ha fatto apposta!”, così Antonio, centralinista cieco in una grande azienda. O piccola, non sa.
Ma Zanardi va dritto per la sua strada e dichiara che sta già studiando nuovi modi per combattere i pregiudizi e mostrare al mondo che essere diversi non è un limite. Se non per chi gli arriva dietro.

[Si scherza, Alex, qua ti si vuole bene. Cazzo, ma un semplice giro ai giardinetti ogni tanto?]