Morire, dormire, sognare forse.

Quali sogni fate più spesso? A me capita sovente di sognare di essere un calciatore affermato, all’apice della carriera, che entra in uno stadio festante e gremito.
Poi mi avvicina Doni e mi sale l’ansia perché non so più con chi io giochi e chi debba far vincere.
Alla fine getto il pallone in fallo laterale e mi cerco un Punto Snai per un over che mi pare sicuro ma perdo fiducia quando vedo Masiello allontanarsi incazzato.
Questo mi fa agitare, ma non al punto da svegliarmi. Semplicemente cambio sogno e mi posso ritrovare a sognare di saper suonare. Il pianoforte, in particolare, e divinamente. Muovo le dita sui tasti, velocissimo, ed escono pezzi meravigliosi che manco i Notturni di Chopin.
Ad un certo punto però mi bussa quello di sotto con la scopa.
Altre volte sogno di volare: mi dicono sia un sogno comune. Ma capita anche a voi di avere tutte quelle restrizioni per il bagaglio?
Il sogno che più spesso facevo da piccolo, molto piccolo, invece riguardava forme semplici, grossolane, senza troppo senso, e colori, colori sgargianti e fortissimi.
Come facessi a sognare già da allora mia suocera è un mistero.
Qualcuno dice invece che non sogna, non sogna mai. Si mette là e dorme. E basta.
Sono quelli che sognano di non sognare.