Festa di compleanno a Cambridge per Stephen Hawking, ma lui non c’era; stavolta non si è fatto fregare dal solito: “dai, soffia sulle candeline!“.
Hawking ha raggiunto i 70 anni nonostante la sua terribile malattia, che lo costringe ad una mobilità ridotta quasi a zero e a restare bloccato su una sedia a rotelle da mezzo secolo: maledetta ruggine.
Emette voce solo tramite sintetizzatore vocale ed ogni movimento risulta terribilmente difficoltoso. Ma questo non impedisce a Lady Gaga di esibirsi.
“L’immagine del nostro universo è cambiata molto negli ultimi 50 anni, e sono contento di dare anche adesso il mio contributo”, ha detto Dio nell’andare finalmente in pensione.
“Guardate le stelle invece dei vostri piedi“, chiede Hawking ad un gruppo di feticisti.
Da giovane ha dimostrato che i buchi neri non sono fantascienza ma oggetti reali, pur se irraggiungibili da adolescente.
E’ persino arrivato ad ipotizzare colonizzazioni di altri pianeti e trasferimenti di risorse ed uomini in altre galassie, prima ancora di Marchionne.
“Stephen non sta bene e il suo recupero non è stato sufficientemente rapido per essere presente alla sua festa“, ha spiegato il morbo di Gehrig.
La malattia gradualmente paralizza tutti i muscoli del corpo, fino alla completa trasformazione del fisico in Nicolas Vaporidis che interpreta una qualunque scena.
“Ho incontrato per la prima volta Stephen nel 1965 – ha raccontato domenica a Cambridge il suo collega e collaboratore storico Kip Thorne – e posso dire che è la persona più ostinata che abbia mai conosciuto“. In effetti non si schioda mai dalle sue posizioni.
La sua frase più famosa? “Esiste sempre un raggio di luce capace di sfuggire ai buchi neri“.
E non sarà certo il nostro buon Stephen a corrergli dietro.
Auguri.