Gente e motori

Ho messo in vendita la mia auto. Seguito la solita trafila: detto ad amici, messo annunci online, Ebay etc.
E’ in queste occasioni che mi accorgo di quanto l’umanità si comporti diversamente da quel che fa il singolo. Voglio dire: in questo rapporto di compravendita ci sono due parti distinte: “io” e “il mondo”. Non “io” e “Tizio” o “Caio” o altri. No.

Mettere un annuncio su Internet equivale ad interpellare quella entità astratta e collettiva chiamata “gente”. E si sa, la gente ragiona diversamente da noi (che non siamo la gente).

“La gente è impazzita”, “La gente è strana”, “Vatti a fidare della gente”, etc.

“La gente” sono gli altri. Tu non sei mai parte della gente, nemmeno quando qualcuno sta dicendo “La gente non capisce un cazzo”. Pensi si stia riferendo ad altre persone, te escluso. Non ti ci senti ricompreso.
Ma dovresti.
Perchè sei tu “la gente”, mica io.

Mi arrivano chiamate dalla “gente” e mi accorgo che in effetti è così: è strana.
Sto vendendo una Audi TT, tipicamente sportiva, con tutto un proprio target. E’ un classico bene da amatore, non certo un’auto in grado di incontrare diffuso consenso.
Mi chiamano e mi dicono:

– Salve, ho letto dell’annuncio della TT.
– Sì, salve. La macchina è blablabla, ottime condizioni e blablabla.
– Sisi, ok, ma interesserebbe una permuta?
– Permuta? Non sono un concessionario, sono un privato.
– Ma non si sa mai.
– Certo che si sa.
– Come?
– Si sa. Non sono un concessionario, dunque è pressochè certo che non mi interesserà una permuta. E’ praticamente impossibile che lei abbia qualcosa di mio interesse.
– E come fa a dirlo?
– Per un discorso di mero calcolo probabilistico.
– Non capisco.
– Io dovrei avere bisogno del suo oggetto, del colore che mi propone, con lo stato di usura che ha, il chilometraggio, gli interni, l’odore, millemila parametri che manco sto ad elencare perchè altrimenti le sembrerei pedante. Ma ci sono.
– Pedante?
– Esatto. Ma ci sono anche i millemila parametri, dicevo.
– Non mi ha fatto neppure dire cosa le proporrei.
– Ma non c’è bisogno. Non mi sta ascoltando, vedo. Lei SICURAMENTE non dispone di nulla di mio interesse. Se non una cosa: danaro.
– Eppure la mia macchinina potrebbe…
– Eddai, sentiamo, dai. Che macchinina mi propone come permuta per la mia TT?
– Ho una Citroen Saxo del 1992.
– …
– …
– …
– Beh? Non mi dice niente?
– Potrei dire molte cose. Ma mi denuncerebbe. Inoltre le ho appena spiegate. Ad adiuvandum mi viene da dire anche che voi “gente” non smetterete mai di stupirmi. Ma secondo lei, come potrebbe interessare una Saxo a uno che sta vendendo un’Audi TT?
– Magari ha esigenze diverse.
– Tipo?
– Che so, un’auto più comoda…
– La Saxo?
– Più spaziosa…
– La Saxo?
– Più tranquilla?
– Una Saxo del 1992 mi darebbe la stessa tranquillità di un coltello alla gola.
– Insomma non le interessa.
– Ovviamente.

Ma un altro mi ha proposto anche di peggio:

– Salve, ho letto dell’annuncio della TT.
– Sì, salve. La macchina è blablabla, ottime condizioni e blablabla.
– Sisi, ok, ma interesserebbe una permuta?
– Permuta? Non sono un concessionario, sono un privato.
– Ma non si sa mai.
– Per caso questa conversazione è un mero copia-incolla della precedente?
– Magari l’autore per risparmiare tempo ne ha approfittato.
– Comunque veniamo a noi: cosa mi proporrebbe?
– Ho una Kawasaki 1000.
– …
– …
– …
– Beh? Non mi dice niente?
– Potrei dire molte cose. Ma continuerei il copia-incolla precedente. Ma secondo lei, come potrebbe interessare una moto a uno che vende una macchina?
– Non le piacciono le moto?
– La cosa non ha rilevanza alcuna.
– Non la seguo.
– Infatti non lo faccia o la denuncio.

Fino alla chicca:

– Salve, ho letto dell’annuncio della TT.
– Sì, salve. La macchina è blablabla, ottime condizioni e blablabla.
– Sisi, ok, ma interesserebbe una permuta?
– Ma manco per ca(Copia-incolla).
– Come fa ad esserne cer(Copia-incolla)?
– Ma porco Cr(Copia-incolla).
– Ma mi ascol(Copia-incolla).
– Dai, almeno la finiamo: cosa mi proporrebbe?
– Un salotto completo seminuovo.
– Un salotto?!
– Vuole dire che non le piacciono i salotti? Preferirebbe un acquario gigante?
– Lei è un pazzo.
– Lo sono. Io sono “la gente”.

“La gente” è malata. Si comporta in modo assurdo perchè perde il proprio individuale raziocinio e viene sussunta da un corpus decerebrato e istintivo, capace delle peggiori nefandezze e di sorprenderti per idiozia, stupidità, leggerezza, superficialità, inettitudine, pochezza [inserire qui altro].
Se i singoli componenti della “gente” vengono estrapolati dal contesto “gente”, vedrai che qualcosina in più capiscono.
E’ per questo che quando si parla con qualcuno capita spesso di trovarsi d’accordo su molti aspetti di vita e dunque non è infrequente trovarsi a dir male proprio della “gente” con chi della “gente” faceva per te parte fino a poco prima.

Ma per far sì che questo accada occorre che la persona, per qualche strano motivo, torni ad essere singola, fuoriesca dal Golem “gente” e acquisti per te una forma individuale.
Questo accade – curiosamente – quando si inizia a parlare proprio della “gente”. E’ a quel punto che accade l’esorcismo, la sublimazione – non so – quel qualcosa che de-mostrifica quella persona.
E’ come se nominare il suo male istantaneamente glielo azzeri.
Il componente della “gente”, all’atto di nominare “la gente”, ne fuoriesce, come un parto espulsivo ed esplosivo.
Abbandona “la gente”. Torna ad essere uomo.
E ti parla con cognizione di causa.
Scopri che non vota Berlusconi, che pensa che manchi una opposizione, che ritnene che invecchiando non si migliori ma si diventi semplicemente più scassacazzi.
Scopri che ha i problemi di tutti, pensa che le banche stiano facendo la cresta sul suo mutuo, ritiene che i problemi dell’immigrazione non si risolvano annegando quelli sui barconi.
Insomma, è una persona normale.

E mai ti proporrebbe una Saxo in luogo di una TT.