Io invece

Dopo anni di cinismo espresso su queste e altre pagine posso tirare delle conclusioni addosso a tutti voi, certo di non andare troppo lontano dalla verità quando affermo che gli uomini sono dei coglioni. Si vendono per quello che NON sono. A sentir loro hai sempre a che fare con donnaioli incalliti, capaci di conquistare senza alcun problema una Kristin Kreuk anche se la loro compagna è più simile a Luciana Turina. Millantano relazioni clandestine con modelle scandinave ma tu sai perfettamente che di svedese oltre lo sgabello Ikea Malte non sono mai arrivati.
Decine e decine di donne sedotte e abbandonate, fughe rocambolesche da mariti armati di AK-47, telefonate nel cuore della notte ricevute da diciottenni vogliose. Quella sera però stanno con te perchè c’è Juve-Inter e dunque niente uscita con la Aishwarya Rai. Aspetterà.

In tutta la mia vita ho conosciuto due soli veri puttanieri. Di quelli professionali. Di quelli che non raccontano se non ai loro simili. Uno è morto di infarto durante un festino a Cracovia con 4 ragazze da fantascienza. A 41 anni. L’altro sono io.
Perchè il bello di questa logorrea di fantasticherie sessuali sta poi nel non riuscire a distinguere l’uno su milione che davvero dice la verità rispetto alla massa di beoti angelici che si affanna a costruire iperboliche castronerie.

– Sai Max, ieri mi son fatto una che era la fine del mondo
– Davvero? Chi?
– Non posso dirtelo. Sappi solo che ha fatto la velina.
– Accidenti. Complimenti. E tua moglie?
– Eh, le ho detto che avevo calcetto.
– E non è un po’ banale come scusa? E poi, pochissimo tempo… una volta che hai tra le mani una velina…
– Sì ma è andata così.
– Pensi di rivederla?
– No, mi stanco presto io.
– Certo.

Il punto è che quel coglione era davvero andato a giocare a calcetto. Me lo ha detto un amico comune. Lo fa ogni giovedi. Io e sua moglie lo sappiamo e ne approfittiamo.
Sarebbe poi da chiedersi cosa cazzo ci facesse una velina a Pescara. Magari si era persa sulla tangenziale di Milano (l’uscita Lambrate è sempre foriera di sorprese).
Perchè il bello di questa gente è che esagera. Esagera sempre.
Quando provo io ad aprirmi, a raccontare una cosa mia poi mi rendo conto di non possedere alcuna credibilità, bruciata dal carrozzone di ballisti professionisti che mi circonda.
E allora lo faccio raramente e solo con pochissimi fidati amici. Quelli che mi conoscono e che sanno. Gli unici ai quali non ho scopato la compagna (anche grazie al fatto che stanno insieme a veri e propri sacchi di lupini).

Questo weekend ho in programma una uscita tripla (spero di trovare il tempo): mi aspettano una 18enne che vuole festeggiare con me l’entrata nel mondo maggiorenne, una 26enne apparsa su una rivista di intimo la scorsa settimana e, se ho il tempo, faccio una capatina da quella povera Aishwarya Rai rimasta fregata l’altra volta.

Uomini del cazzo, tutti uguali, loro.