In cielo, in terra e in ogni dove

Ogni volta che vedevo un film di fantascienza, con qualcuno che moriva nello spazio e veniva abbandonato fuori dall’astronave o magari sparato fuori con un cannone spaziale in una tecnobara di lega coi controcazzi, pensavo che forse l’anima di quello là avrebbe avuto piu’ difficoltà nel tornare a casa, da Dio intendo.

No, davvero: secondo me se muori sulla Terra è diverso: c’è un prete, almeno nelle vicinanze, qualcuno pregherà pure per te, magari c’è una messa in suffragio e uno spruzzo d’acqua santa.

Poi il cimitero, cazzo, il cimitero. Con le croci e tutto.

Cioè, stai insieme ad un sacco di cadaveri, è facile che Dio sia là, piuttosto che nello spazio profondo tra Proxima Centauri e la costellazione del Cigno tartufato.

E no, non mi ha mai convinto l’idea che Dio sia dappertutto, a questa cosa non ho mai creduto.

Se vedeste com’è lurido il mio scantinato sapreste cosa intendo.